Nel 1924 il Regio Comitato Talassografico Italiano bandisce un concorso di biologo capo, con lo scopo di nominare un nuovo direttore per l’Istituto di Biologia Marina di Rovigno.
Giovanni Battista Grassi sostiene con forza la candidatura del suo allievo e Massimo viene nominato biologo capo e Direttore dell’Istituto di Rovigno, rinunciando al trasferimento in U.S.A. che gli viene proposto dalla Rockefeller Foundation.
Rovigno era stata frequentata da studiosi italiani e tedeschi fin dal Settecento; uno dei primi scienziati a soggiornarvi fu Lorenzo Spallanzani nel 1782. Professore di Storia Naturale e direttore del Museo di Pavia, Spallanzani si era recato a Rimini e a Chioggia, facendo un’escursione in Istria, a Rovigno, per studiare la fauna marina e in particolare le torpedini.
Nel 1891 il dott. Hotto Ems, direttore del Giardino Zoologico e dell’Acquario di Berlino, aveva stabilito a Rovigno una stazione zoologica che aveva lo scopo di fornire animali marini per l’Acquario di Berlino.
Nel 1911 la stazione zoologica, che aveva cominciato a svolgere anche attività di ricerca, passò alle dipendenze della Società Imperatore Guglielmo per il Progresso delle Scienze (Kaiser Wilhelm Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften). La Prima Guerra Mondiale ne interrompe lo sviluppo.
Con il passaggio dall’Austria all’Italia dopo la guerra, l’acquario di Rovigno venne trasferito alle dipendenze del Regio Comitato Talassografico Italiano, diventando Istituto di Biologia Marina per l’Adriatico.
Marco Fedele, su incarico di Giovanni Battista Grassi, fu mandato a riordinare l’istituto e ne fu il direttore fino al 1920, quando fu nominato direttore Raffaele Issel.
Nel 1924 l’incarico passò a Massimo Sella.
Nel 1931 fu siglata una convenzione per un’amministrazione comune tra il Kaiser Wilhelm Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften di Berlino e il Regio Comitato Talassografico Italiano e l’anno successivo l’Istituto di Biologia di Rovigno diventò Istituto Italo-Germanico di Biologia Marina. Furono nominati due direttori: Massimo Sella, assistito da Aristocle Vatova, e Adolfo Steuer, assistito da Hans Bytinski Salz.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con il passaggio alla Jugoslavia, l’istituto di Rovigno subisce un drastico ridimensionamento, con la perdita di gran parte dei volumi della biblioteca e la riduzione di tutte le attività.
Attualmente è intitolato a "Rudier Boskovic" (Ruggero Boscovich, il grande scienziato raguseo).